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Differenza tra molle progressive e molle lineari - Versione stampabile

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Differenza tra molle progressive e molle lineari - MotoMike - 30-12-2011 12:53

MOLLE
Ci sono innumerevoli tipi di molla, ma nelle sospensioni si utilizzano universalmente quelle classiche a spirale.Una molla cosi' fatta e' caratterizzata da una serie di fattori che ne determinano la durezza e il tipo di risposta:
materiale
diametro del "filo"
diametro della spira
Distanza tra le spire (detta "passo")

MOLLE LINEARI
se tutti i parametri sopra citati sono costanti, cosa constatabile a semplice vista, la molla e' lineare.Questo significa che e' caratterizzata dalla legge elastica F = k x Y
semplicissima formula che dice che schiacciata di una forza F si comprime di una distanza Y che dipende dal valore di K.
In pratica, per determinare la retta di queste molle disegnate un paio di assi cartesiani, in ordinate mettete i kg, in ascisse i cm. A questo punto posate un qualunque peso noto sulla molla e misurate l'accorciamento.Esempio, con 10 kg si accorcia di 1 cm.Riportate sul diagramma il punto corrispondente e unite l'origine degli assi con quel
punto e prolungando la retta.Essendo la molla lineare si vedra' che ogni 10 kg in piu' la molla si schiaccia di 1 cm, per cui 50kg= 5 cm, 100 kg= 10 cm e cosi' via.

PRECARICARE LA MOLLA
Supponiamo ora di precaricare coi registri o spessori la molla per esempio di 2 cm, cosa succede? semplice, prendete la retta gia' disegnata e aggiungete 20 kg in altezza a tutti i punti, in pratica tracciate la nuova curva, che non e' altro che una retta parallela a prima alzata di 20 kg.Noterete che non parte piu' dal punto 0 kg=0 cm, bensi' dal punto 20 kg=0 cm, il che significa che fino a un carico di 20 kg NON si muove nemmeno, e da li' in avanti c'e sempre un divario di 20 kg, per cui 70 kg = 5 cm , 120
kg= 10 cm

Cosa abbiamo ottenuto? una molla che su tutta la sua escursione richiede piu' forza per essere compressa, quindi il fondo corsa e' piu' difficile, ma la sensibilita' alle basse escursioni e' penalizzata in quanto invece di muoversi di 1 cm ogni 10 kg di carico fino a 20 kg non si muove nemmeno.Puo' andarci bene cosi', ma essenziale e' che sappiamo che cio' che guadagniamo da una parte lo perdiamo dall'altra.

MOLLE PROGRESSIVE
Una molla progressiva non e' descritta da una retta, ma da una curva, in pratica occorre porre diversi pesi in progressione sopra e tracciare per punti la relativa curva.Posso quindi avere una reazione sensibile per le minime escursioni e un progressivo irrigidimento verso il fine corsa.

COME COSTRUIRE UNA MOLLA PROGRESSIVA
Occorre variare le caratteristiche costruttive citate prima.
Un tipico primo passo, usato spesso sugli ammortizzatori era di mettere due molle lineari caratterizzate da K differente una sopra all'altra, ottenendo una curva data dalla composizione di due rette spezzate, in pratica prima lavora la piu' tenera, quando questa e' a pacco parte l'altra.
Un secondo modo sarebbe quello di variare il diametro del filo,ma industrialmente e' una complicazione inaccettabile.
Un ulteriore modo usato e' quello di variare il diametro della spira, in pratica fare la molla conica anziche' cilindrica, o a botte, cioe' biconica, come gli ammortizzatori marzocchi degli anni 70 o le molle della sella di molte bici da passeggio.
Il modo tipico usato nelle forcelle e' la variazione del passo della spira.Fate questo esperimento:aprite la penna a sfera che avete sul tavolo, prelevate la molla e dategli una stiratina nella parte finale,provate a comprimerla e vedrete che la parte stirata oppone molto piu' resistenza, avete creato una molla progressiva!
Prima di correre a stirare le molle della forcella sappiate che l'acciaio per molle non accetta queste pratiche senza subire poi adeguati trattamenti termici, in quanto essendo fatto per essere molto elastico accetta di malavoglia deformazioni plastiche permanenti.Infatti la molla della vostra penna dopo 3-4 compressioni torna alle dimensioni originarie, l'avete snervata.


Wink